Intervista pubblicata su "Area 51" n° 8

Maggio 2006
 
 
 
La mia storia...terribile e straordinaria.
di Gianluca Santaniello.
 
Comincia così il racconto di Maurizio Cavallo:
pittore e giornalista specializzato nella ricerca del paranormale che vive, fin dall'età di sette anni, fenomeni inquietanti.
 
NEL 1981 MAURIZIO CAVALLO E' PROTAGONISTA DI UN'ABDUCTION DA PARTE DI ESSERI DI UN ALTRO PIANETA (CLARION) CHE, TUTTORA, CONTINUANO A VISITARLO.
Come ha più volte spiegato, il contatto non si può definire di tipo telepatico, bensì una «osmosi psico-cerebrale, una fusione mentale chiara e permanente». I media hanno dato grande risalto alla sua storia, soprattutto per il cospicuo materiale fotografico (e non solo), messo a disposizione della comunità ufologica, di scienziati e ricercatori. Ho conosciuto Maurizio e la sua storia, più approfonditamente, in seguito a una collaborazione con un portale web d'informazione ufologica (www.nonsiamosoli.com) e da allora è nata una stima reciproca. «...Solo l'uomo che chiude gli occhi al Sole si convince che la notte è ancora fonda...» (proverbio azteco) è con queste parole che Maurizio definisce il fenomeno UFO sulla Terra, a chi gli chiede delle prove eclatanti. Ancora una volta, racconta la sua storia con la consueta serenità e ci parla anche del suo libro Oltre il cielo (Edizioni Verdechiaro) in cui ricostruisce minuziosamente gli avvenimenti che hanno cambiato radicalmente la sua vita.

Santaniello: Ci racconti com'è iniziata la sua esperienza di "Abduction"...

Maurizio Cavallo: «La mia drammatica esperienza ebbe inizio nella notte tra il 12 e il 13 Settembre dell'ormai lontano 1981 ed è assai arduo sintetizzarla in poche righe; dirò comunque che essa fu preceduta nella tarda serata del 12 da un avvistamento collettivo (mi trovavo con un gruppo di amici) di un bolide incandescente che attuava diverse evoluzioni prima di discendere - e apparentemente atterrare - in un boschetto sulle colline del Monferrato. È necessario aggiungere che furono senza successo, causa la fitta oscurità e l'accidentata area silvestre, i tentativi di raggiungere il luogo del supposto atterraggio. Quando, desistendo dal proposito, decidemmo di tornare in città (Trino Vercellese), iniziai ad accusare strani malesseri: febbre e conati di vomito, stordimento diffuso e alterazioni cardiache, disturbi questi che raggiunsero il culmine durante le ore successive nella mia abitazione mentre i miei familiari parevano caduti in un torpore ipnotico - pur chiamandoli e scuotendoli anche energicamente non riuscii a svegliarli - in concomitanza con la singolare voce che iniziava a invadere la mia mente, costringendomi ineluttabilmente da lì a poco a ritornare verso la zona dell'evento accennato. In sintesi, quando mio malgrado raggiunsi la radura della sera precedente, fui letteralmente risucchiato all'interno di un velivolo che mi sovrastava e che appariva come una sfera di fuoco vorticoso. Dove fui condotto e cosa accadde dopo è narrato nei minimi particolari nel mio libro Oltre il Cielo».

S.: Perché hanno scelto proprio lei, e in generale, da cosa dipende la scelta?

M.C.: «Fu l'ossessivo quesito che posi a me stesso quasi dal primo momento, e successivamente alle entità responsabili del mio sequestro. Mi risposero che lo avrei capito in seguito, ma a distanza di numerosi anni confesso di non averlo ancora ben compreso. Ipotizzo che la scelta sia determinata da insondabili prerogative psicofisiche contenute nella sfera genetica del soggetto che essi attivano attraverso una altrettanto oscura enigmatica metodologia. Posso solo supporre che alcuni "rapiti" possano essere stati inseriti, in un passato anche molto remoto, in un progetto progressivo di sensibilizzazione coscienziale».

S.: Gli incontri hanno una periodicità fissa o sono del tutto "imprevedibili?"

M.C.: «Dipende. Molti possono essere i fattori condizionanti per l'incontro... Nella mia personale esperienza si sono verificati e continuano a verificarsi "appuntamenti" periodici successivi ad accordi preventivi, ma anche - se motivati da repentine urgenze - contatti inattesi ed imprevedibili».

S.: Le hanno dato informazioni riguardo la scienza, la religione, il futuro dell'uomo, come accaduto in molti altri casi di "Contatto"?

M.C.: «Certamente. Notevoli e dettagliate sono le informazioni profusemi su molteplici argomenti, soprattutto di carattere scientifico e filosofico-religioso. Non mancano altresì notizie e previsioni sull'assai difficile futuro dell'umanità. Naturalmente preferirei non avventurarmi in argomenti così vasti e spinosi. Semplificando, nella nostra scienza essi denotano un'estrema carenza di coscienza, mentre per quanto riguarda le religioni rimarcano l'estesa ignoranza nel concetto di divinità e la grottesca paranoica paradossale azione di terrorismo psicologico esercitato sulle masse, con la conseguente violenza distruttiva esercitata per millenni sulle stesse».

S.: Ha mai ricevuto, dai visitatori, oggetti, doni o materiale di altro tipo? Esistono delle prove "fisiche" della sua esperienza e, se sì, sono mai state rese note e analizzate?

M.C.: «Sì, in più occasioni ho ricevuto dai visitatori degli oggetti, alcuni legati prettamente a ragioni d'interazione e connessione fra la mia sfera psichica e le dimensioni aliene, altri a testimomanza della realtà stessa nella quale hanno avuto luogo e avvengono i contatti. Esistono delle prove fisiche a suffragio della mia vicenda e alcune di esse a suo tempo sono state fornite per esami - previa esplicita richiesta - ad inquirenti di qualche gruppo di ricerca. Non ho mai saputo se tali materiali siano stati effettivamente analizzati e non ne ho appreso i risultati eventuali. A tal merito, vorrei precisare che non trovo consono, oggi, menzionare le associazioni che a suo tempo ebbero modo di vagliare parte del materiale (foto, video e registrazioni sonore) facente da corollario alla mia esperienza, per due motivi. Il primo è mutuato dalla convinzione che ogni singolo reperto prodotto in tutti questi anni non è da me mai stato considerato come garanzia a supporto di quanto mi accadde e ancora mi accade, e che quindi nessuna analisi, a favore o avversa, potrebbe suffragare ulteriormente o togliere qualcosa a ciò che so essere vero: la mia storia mi appartiene completamente ed io ho solo il dovere di raccontarla, non il diritto di pretendere che sia creduta; il secondo motivo è che non voglio prestarmi ad alimentare ulteriormente le molte polemiche che da sempre, purtroppo, attraversano le fila della ricerca ufologica. Se coloro che hanno esaminato il materiale scaturito dalla mia vicenda avessero inteso pronunciarsi negativamente al riguardo lo avrebbero fatto, se invece temendo di esporsi eccessivamente hanno preferito assentire tacendo, non vedo nessuna ragione per citarli a sostegno del caso.

S.: In Oltre il cielo descrive dettagliatamente la sua vicenda e i continui contatti con gli extraterrestri. La sua famiglia come vive queste esperienze?

M.C.: «Come ho narrato nel libro, l'esperienza da me vissuta ha modificato radicalmente e drammaticamente la mia esistenza e di conseguenza ha gettato una patina di profonda sofferenza anche nella sfera relazionale privata. L'incomprensione e l'impossibilità di decifrare e concepire quanto stava avvenendo mio malgrado, hanno comunque creato fratture ed estese incompatibilità».

S.: Qualcun altro, oltre lei, ha mai condiviso le sue esperienze di contatto o per lo meno è stato presente a incontri, o a "semplici" avvistamenti?

M.C.: «Certamente. In più occasioni altre persone hanno potuto assistere ad evoluzioni e manovre di avvicinamento da parte di scafi clariani... Solamente una volta, a bordo di una nave magnetica, ho incontrato altri due soggetti chiaramente terrestri che, come me, avevano subito un analogo processo di "sequestro"; per ovvie ragioni di riservatezza - in quanto i suddetti fino ad oggi hanno scelto di non rivelare la propria esperienza - ne taccio l'identità anagrafica».

S.: Nel suo libro appaiono foto di velivoli alieni e dei suoi occupanti. Cosa ne pensano, gli ufologi?

M.C.: «Come già accennato, non mi è dato sapere».

S.: È ancora in contatto con "loro"? Cosa le dicono e quando si riveleranno?

M.C.: «Sì, sono ancora in contatto: ultimamente mi hanno fornito ulteriori dati e informazioni sulla struttura del cosmo ed elementi di psicosomatica comparata, utili questi ultimi per una veloce, ma equilibrata, trasformazione cellulare nell'uomo del pianeta Terra, in base a una nuova necessaria pianificazione del processo evolutivo di cui Essi sono i garanti. Non ho dati al momento che possano condurmi a speculazioni su una loro eventuale manifestazione chiara e inequivocabile nei confronti delle masse... Tuttavia, fra il 2012 e il 2013 potrebbero verificarsi le condizioni necessarie per una rivelazione globale».

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