Sistema planetario con tre soli

15 Luglio 2005
 
 

Animazione: il pianeta con tre soli
 

Maurizio Cavallo (Jhlos) fin dalla fine degli anni 80, parlando dei suoi contatti extraterrestri aveva sempre fermamente sostenuto che Clarion - mondo extragalattico dal quale provengono gli esseri che lo rapirono - appartiene ad un sistema binario cioè orbitante intorno a due soli. Aveva anche pubblicamente aggiunto che secondo le informazioni ricevute dai clariani, nell'universo sistemi planetari con 2 o più stelle sono una costante, mentre sono considerati anomali sistemi ad una sola stella. Ora, a distanza di oltre 15 anni, dalla scienza pare giungere una prima conferma.
Dal Corriere della Sera it (15 luglio 2005)

Si trova a 149 anni luce dalla Terra nella costellazione del Cigno.
Il mondo dai tre soli.
È più grande di Giove e gira intorno a una delle tre stelle di un sistema ternario, di cui una è simile al nostro Sole.

C'è un mondo a 149 anni luce di distanza da noi, nella costellazione del Cigno, dal quale si può assistere a tre albe e tre tramonti consecutivi: questo mondo lontano, infatti, possiede non uno ma tre soli. La singolare scoperta è stata fatta dall'astronomo Maciei Konacki, del California Institute of Technology di Pasadena, California, attraverso uno dei più grandi telescopi della terra, il "Keck I" che si trova sulla vetta del monte Mauna Kea, nelle Hawaii, ed è stata pubblicata con evidenza sull'ultimo numero della rivista scientifica internazionale "Nature" (14 luglio 2005, Volume 436, N. 7048).

Il nuovo super pianeta, a cui è stata attribuita la lunga sigla AD 188753 Ab, è circa il 15% più grande del nostro Giove. Mentre delle tre stelle che lo circondano, una è del tutto simile al nostro Sole e le altre due sono circa due terzi più piccole. La scoperta, secondo molti astronomi, farà compiere notevoli progressi alla scienza che studia la dinamica della formazione dei sistemi planetari nell'Universo e dimostra che la nascita di mondi attorno a stelle multiple è molto più frequente di quanto finora supposto.

Franco Foresta Martin

Fonte : www.corriere.it